I calici da vino: sinonimo di eleganza e galateo
Le tipologie di calici da vino sono numerosissime: flute, renano, borgogna e così via. Oggi in commercio ne sono disponibili davvero centinaia di tipi – anche colorati – che rendono la scelta difficile. Ecco qualche consiglio.
Quanti disporne?
Secondo le regole della buona tavola, non dovrebbe essere disposti più di quattro bicchieri, fra quello per l'acqua, i calici da vino per rosso e bianco, il flute – ovvero il bicchiere per vini frizzanti. Se si vogliono offrire nuovi vini, occorre portare altri bicchieri – mai mescere un vino in un bicchiere già utilizzato per altro – e portare via i precedenti.
La tavola deve comunque rimanere agevole da utilizzare e una folla di bicchieri non aiuta in questo. Tuttavia sull'ordine esistono diverse scuole di pensiero. Sicuramente i bicchieri vanno a destra, sopra il coltello. I bicchieri per l'acqua e il vino grosso devono avere dimensione maggiore degli altri (e, in linea teorica, quello dedicato all'acqua dev'essere più grande di quello per il vino).
Ma sull'ordine esiste un po' di incertezza: secondo una scuola occorre mettere il bicchiere per rosso, poi per il bianco, per l'acqua e dietro il flute. Secondo un'altra, il flute va per primo, poi acqua, bianco e rosso. In questo, probabilmente un po' di buon senso può aiutare di più.
Soffermandosi, invece, sulla forma. I calici da vino bianchi sono stretti e più lunghi, con una coppa sottile e il bordo verso l'esterno. Questo per agevolare gli odori a fuoriuscire e a raggiungere il naso del degustatore. Quelli rossi, invece, sono più grossi per permettere di godere del loro bel colore. Il bordo non all'infuori, come nei precedenti, per far cadere il liquido nella parte posteriore della lingua, ovvero quella che percepisce i gusti più forti. Il flute, invece, è sottile e alto perché, grazie alla sua forma, favorisce la risalita verso l'alto delle bollicine e degli aromi ed è, per questo, molto adatto ai vizi frizzanti.
Vetro trasparente o colorato?
Secondo la tradizione la scelta è assolutamente sul vetro trasparente: la bellezza di un bicchiere di vino deriva dal colore del liquido, non da quello del bicchiere. Si cercano, infatti, soluzioni che rendano tutto il contesto più asettico possibile per far risaltare solo e soltanto le qualità della bevanda. Ma dato che non tutti sono degustatori e che una tavola ben apparecchiata ha comunque un bellissimo impatto sul pranzo o sulla cena, scegliere bei calici da vino colorati non è una scelta impopolare.
Una soluzione molto artistica è quella di acquistare un set di calici dove ogni bicchiere è di un colore diverso. Si tratta sempre di colori brillanti – verde, rosso, viola, arancione – che danno un tocco allegro alla tavola. Oppure costituiscono una bell'opzione i bicchieri dove solo lo stelo è colorato, mentre la coppa è trasparente (e questo permetterebbe di rispettare la regola del galateo). La scelta, comunque, dev'essere coerente con lo stile della tavola: quindi sperimentate ma con occhio critico.
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